sabato 11 maggio 2013 - pierobonicellidellavite

Imu e distruzione della ricchezza

La discussione che riguarda l'abolizione dell'Imu dimentica completamente gli aspetti economici di questa decisione e ne considera solo gli aspetti finanziari di breve periodo.

L'aspetto finanziario di breve periodo è il reperimento delle risorse per compensare il minore incasso di tasse da parte dello stato. Ci sono ripetuti inviti della Bce affinché gli stati agiscano sulla riduzione della spesa piuttosto che sull'aumento delle tasse, perché l'economia non può che peggiorare con tassazione in aumento. Ma in Italia la riduzione della spesa non è neppure citata nel programma del nuovo governo.

L'aspetto economico della reintroduzione dell'Imu del dicembre 2011 è stato drammatico. Ma pochi sembrano rendersene conto. Il patrimonio immobiliare degli italiani assommava nel 2011 a circa 8 mila miliardi di euro.

Con l'introduzione dell'Imu i prezzi delle case sono crollati del 10-15%, perciò la ricchezza degli italiani si è ridotta di circa mille miliardi di euro.

Se invece di introdurre l'Imu si fosse agito sulla riduzione della spesa corrente per i circa 20 miliardi di valore della tassa, non si sarebbero distrutti mille miliardi di euro di ricchezza dei cittadini. 

 




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