lunedì 18 novembre 2013 - Flaminia P.Mancinelli

I’m transgender

Uno slogan per tutt* per il T-DOR del 20 novembre 2013

Mi accorgo, con l’avvicinarsi del 20 novembre, che da anni e con tonalità sempre più alte cerchiamo di evocare nella Memoria della gente comune la strage che travolge le Persone transessuali. 

Lo facciamo con il T-DOR, ovvero con cerimonie semplici che teniamo nelle giornate fredde che la stagione impone, accendendo qualche candela e nominando una ad una le vittime di questo OlocaustoOltregenere.

Ma serve a qualcosa?

La sensibilità della gente comune, in questi anni, è cambiata? Guardiamola questa “gente comune” nel suo relazionarsi con le Persone trans.

Un tempo l’approccio era solo umoristico o morale: ridevano dell’aspetto delle Trans oppure le etichettavano in una battuta: «Tutte puttane!». Poi le persone Trans hanno fatto, ancora una volta il miracolo [come già a Stonewall, quando sdoganarono il Movimento Gay, divenuto poi LGBTQI]. Sono uscite dall’ombra, hanno rotto il silenzio e sono entrate a far parte della società, rivendicando il loro diritto ad “esserci”.

Ma è una lotta senza fine perché affronta pre-giudizi, ignoranza e accidia. E soprattutto mette il dito nel razzismo più profondo che alligna nell’essere umano: la condanna per tutto ciò che appare come “diverso dalla norma”.

Ma se una “norma” in realtà non esistesse affatto?

Già, a me spiace anche di dover scrivere di “Persone Transessuali”, come se questa fosse una categoria… Ma alle volte per “comunicare” è necessario usare un linguaggio semplice, che vada dritto al tema.

Così, io credo, come non esistono persone “Donna” e persone “Uomo”, ma solo esseri umani, così io credo noi tutti siamo nella condizione di Persone Transgender. Tutti noi “interpretiamo” in modo assolutamente personale il nostro genere biologico, l’essere nati biologicamente maschi, femmine o intersessuali. Alcune persone tra di noi, poi, nascono in un genere nel quale “non si riconoscono” e in questo Pianeta Blu, sempre più marcio, hanno l’avventura di cercare di affermare il genere cui si sentono di appartenere, magari opposto a quello nel quale sono nate. Un genere – è bene che anche questo sia chiaro – che non implica una scelta sessuale. La scelta sessuale di una persona è altro…

Forse proprio a causa di questo il Movimento LGBTQI risulta così poco omogeneo, Gay e Lesbiche, ma spesso anche Bisessuali sentono di appartenere al genere biologico nel quale sono nati, ma hanno una preferenza sessuale per persone del loro stesso genere.

Per una persona Trans, invece, la storia può avere molte diverse sfaccettature. Una Persona Trans può essere attratta sessualmente da persone del suo stesso genere (quello di origine o quello di arrivo) o del sesso opposto.

Ma perché io [e migliaia come me] sostengo che tutt* noi siamo Persone Transgender?

È soltanto una provocazione? Un chiedere a chi mi legge di rivolgersi agli altri con maggiore empatia e minor egoismo?

Non solo.

Basta riflettere sulle nostre caratteristiche, su come ci poniamo nei riguardi della vita, su come troviamo in noi stessi i caratteri di nostro padre e/o di nostra madre [caratteri femminili o maschili, sia chiaro], atteggiamenti sistemici (tipici nelle definizioni dell’uomo) o emotivi (tipici nelle definizioni della donna, per comprendere che l’essere umano è cosa ben più complessa e sfaccettata di quanto hanno voluto farci credere. Ognuno di noi interpreta il genere cui appartiene secondo il suo modo di essere.

Angela Merker e Maria Callas, due donne, eppure… Claude Monet e Giulio Andreotti, due uomini, eppure… Oscar Wilde e Pierpaolo Pasolini, due gay, eppure… Virginia Woolf e Gertrude Stein, due lesbiche, due scrittrici, eppure…

Per necessità riproduttive della specie, il Potere e le Religioni, hanno sempre privilegiato una rigida categorizzazione (maschio/femmina), parimenti condannando omosessualità e transessualità (termine improprio che pone l’accento sulla sessualità delle persone trans mentre il focus dovrebbe concentrarsi sul genere).

Questa è la Grande Truffa [una delle Grandi Truffe…] che ha influenzato la nostra Storia, le scelte delle Leggi, le interpretazioni e i giudizi morali, la condanna senza “se” e senza “ma” estremizzata fino alla violenza fisica.

Una grande truffa che si è insinuata nel nostro DNA, che fa parte della nostra cultura di base e che ci portiamo dentro anche a nostra insaputa.

 

Martin Luther King aveva un sogno, per il quale è ricordato ancora oggi, ma tutti noi abbiamo un sogno. Io per il T-DOR di quest’anno vi dirò il mio:

Io sogno un giorno nel quale non si categorizzeranno i Diritti, ma su ogni particolarismo si imporrà il diritto soggettivo della Persona. Persona, sia essa bianca o nera o variamente “colorata” la sua pelle, maschio o femmina o intersessuale o come lei vuole definirsi e presentarsi al mondo, al di là di genere e sessualità, ricco o povero, vecchio o giovane, e indipendentemente dalle sue scelte religiose e politiche.

Io sogno un giorno nel quale una persona Trans entrando in un negozio e chiedendo un litro di latte, lo riceverà senza nientr’altro…

Anche quest’anno, le Associazioni hanno redatto il lungo elenco delle Persone Trans violate e uccise, in Italia e nel resto del mondo. E io sono qui, come una stupida, a chiedermi: perché non ho visto sfilare in una manifestazione oceanica operai e studenti, donne e migranti, pensionati ed esodati, disabili e… per difendere il Diritto alla vita delle Persone Trans?

Dove sono i leader che generalmente guidano analoghe manifestazioni di piazza?

Perché l’essere umano, che pure si definisce impegnato e sensibile ai diritti delle minoranze, rimane algido e chiuso nel proprio egoismo ignorante di fronte a chi soffre violenza fino alla morte? Già, perché in fondo forse si tratta solo di questo: ignoranza ed egoismo.

E per combattere l’ignoranza e l’egoismo occorre pazienza. Occorre ricominciare dalle basi, e per farlo io dirò solo uno slogan, quello che mi auguro diventi uno slogan per tutti…

I’m Trans

Flaminia P. Mancinelli



6 réactions


  • (---.---.---.160) 18 novembre 2013 16:14

    Che dire? Il senso della transfobia tocca paure ataviche e radicate culturalemente; il binarismo sessuale e di genere è una dimensione biopolitica alla quale tutte e tutti siamo stati formati. Il salto che ci potrebbe consentire una effettiva liberazione, ha il costo di rimettere in discussione ogni aspetto antropologico, di conseguenza anche la strutturazione sistemica della nostra società. Problema culturale ... che abbraccia ogni ambito, da quello meramente economico-finanziario fino a quello politico e sociale.
    La questione è cominciare, iniziare da qualche parte ... a questo ci stiamo adoperando, ma ... la solitudine spesso è un fardello pesante che, nell’insieme, aumenta il peso di ogni passo avanti contrassegnato dalla sconfitta.


  • (---.---.---.194) 19 novembre 2013 09:08

    massì, sfondiamo tutto, accoppiamoci con omini, donne, cani, gatti, frigoriferi... l’importante è stare bene con sè stessi, realizzarsi, consumare, sprigioniamo la nostra energia e creatività realizzando un pastone cosmico dove tutto è uguale. Poi mi raccomando: ci vediamo tutti al bar, seduti sullo stesso tavolino ma a chattare con qualcun altro.


  • (---.---.---.194) 19 novembre 2013 09:20

    Ah, dimenticavo,
    i gusti sessuali delle persone mi interessano come il loro numero di scarpe, e penso che questo orientamento sia comune alla maggioranza della popolazione. Quello che semplicemente a volte fa ridere, è l’aspetto grottesco delle cose.


  • (---.---.---.95) 20 novembre 2013 10:34

    mi scusi, ma lei proprio non ha capito nulla. il tema è identità personale non orientamento. Sul tono e i termini utilizzati nei post stenderei un velo pietoso. Commenterei solo con volgarità che la serietà dell’articolo non merita. 


  • (---.---.---.194) 20 novembre 2013 12:38

    scusato, ma ribadisco che al genere umano non importa proprio nulla se ci si sente etero-bi-omo-transessuali. La faccenda è noisa, ciascuno si limiti a fare il proprio dovere e viva la propria vita come vuole, ma chi cavolo lo impedisce? la Chiesa? e cosa importa della Chiesa? perchè mette così soggezione a chi non crede? Il DNA è una Grande Truffa? (mah..) e vabbè, ce ne faremo una ragione.


    • (---.---.---.206) 20 novembre 2013 17:38

      ma tu vivi nel mondo di barbie, scusa se te lo chiedo.


      Se sei un trans è molto difficile che ti assumano per un qualsiasi lavoro ed è abbastanza facile che tu possa finire a battere il marciapiede (non voglio offendere la sensibilità di nessuno, sia chiaro, intendo parlare di ostracismo sociale) per guadagnarti da vivere anche se hai l’iq di un fisico nucleare e magari la laurea in fisica nucleare. Ti cacciano dai locali pubblici, puoi trovare qualche esaltato che per qualche suo insondabile motivo ti pesta e poi dice che è colpa tua, che lo hai provocato perché mica ci si veste così, e mica si fa questo e quello, e mica si vive così...

      Viviamo nello stesso paese o prendi in giro?



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