mercoledì 19 giugno 2013 - pierobonicellidellavite

I debiti dell’UE nei confronti dell’Italia

L'Italia partecipa alla Unione Europea e versa mensilmente contributi alla Ue, ricevendone in contropartita accrediti per i vari programmi finanziati dalla UE a favore dei paesi membri. Il problema del rapporto tra entrate e uscite -però- rimane e torna a porsi con forza: dal 2000 al 2012 il saldo netto tra ciò che l'Italia da all'UE e ciò che ne riceve in cambio continua ad essere negativo.

Il saldo generale tra pagamenti effettuati ed accrediti ricevuti indica la situazione netta del paese per la partecipazione alla Unione Europea. L'Italia è dal 2000 nella situazione di versare più denaro di quanto ne riceve in contropartita: perciò è un contributore netto al Bilancio UE. Tale situazione è stata portata all'attenzione del pubblico dapprima da un discorso dell'ex-ministro Profumo a febbraio 2013 e recentemente da un intervento di Berlusconi.

Come spesso succede in Italia i numeri non vengono mai citati per intero e tutto appare appartenere più alla polemica politica che alla cruda realtà. La Ragioneria generale dello Stato pubblica trimestralmente la contabilità dei versamenti effettuati alla UE dal nostro paese e gli accrediti ricevuti in contropartita. Questi documenti sono liberamente consultabili in internet a questo indirizzo.

Con un po' di pazienza ho consultato tali documenti da cui risulta che dal 2000 ad oggi, ogni anno, l'Italia ha versato più soldi di quanti ne riceva. La situazione complessiva è disarmante come ciascuno può verificare personalmente. Nell'anno 2000 l'Italia ha un saldo negativo di 2106 miliardi di lire, 7223 miliardi di lire nel 2001, 3,680 milioni di Euro nel 2002 fino ai 7,570 e 6,204 milioni di Euro del 2011 e 2012. Facendo la somma dal 2000 al 2012 risulta che l' Italia ha "regalato alla UE" l'impressionante cifra di 60 miliardi di Euro.

In realtà il costo per gli italiani è più alto perchè questo denaro è nel debito pubblico dell' Italia e su questo lo Stato italiano paga gli interessi. Interessi che paghiamo noi italiani sotto forma di tasse. Questo è il costo pagato dall'' Italia per restare nella UE. Nessun altro paese inclusa la Germania è un contributore netto di tale entità (rapportato al PIL,ndr). Noi teniamo in vita la UE versando denaro che va ad altri paesi, inclusi Francia e Gran Bretagna!

Considerando tale realtà è sconfortante vedere politici italiani che vanno alla UE implorando comprensione. Non vogliamo comprensione vogliamo solo indietro i nostri soldi. La realtà nuda è che gli italiani debbono pagare l' IMU per dare soldi agli altri paesi europei. Chiedere coraggio ai nostri politici è troppo, basterebbe un po' di serietà. 

PS: Stranamente la Ragioneria Generale dello Stato non ha pubblicato il saldo dell' anno 2006. Dà però una previsione di 4 miliardi di Euro nel report del 3 trimestre 2006.

 

 




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