I balconi del levante di Riccardo Marchina
La Torino di oggi, quella soprattutto della zona nord della città, quella in cui esiste un mondo parallelo fatto dalle comunità straniere che stanno dando una nuova faccia alla città. Questo è quello che mostra I balconi del levante, attento giallo firmatoRiccardo Marchina e edito da Neos Edizioni.
Il protagonista della vicenda è un giornalista di un piccolo giornale web locale. Convive con una ex prostituta albanese (e con la di lei madre) ed ha stretto un rapporto di amicizia con una anziana scrittrice di gialli greca, che da anni ormai vive sotto la Mole.
Solo che la scrittrice viene uccisa e fatta trovare nella sua abitazione nuda, legata e con solo un paio di scarpe coi tacchi addosso. Chi l’ha uccisa? Perchè? Cosa si nasconde nel suo passato?
Il nostro protagonista (che in quanto uno dei pochi amici è pure sospettato) dovrà dare una risposta a queste domande evitando le attenzioni del commissario di zona. E per farlo finirà per inoltrarsi nel cuore della nuova Torino (che conosce tanto bene) ma anche nelle tradizioni e nelle leggende albanesi e zingare (con una spruzzata di Grecia).
Un giallo quindi, se volete, di respiro europeo, anche se in realtà il mondo in cui si affonda viaggia sempre sul filo tra la magia di una storia passata e lo squallore di alcui quartieri degradati di oggi.
La struttura dell’intrigo funziona bene. L’indagine prosegue, si sviluppa. Il lettore è spinto a fare ipotesi, a cercare di capire. Ma la cosa migliore è lasciarsi cullare dalle parole di Marchina (anche quelle in albanese) e scoprire un mondo che per molti è cosa lontana (pur avendolo sotto casa), lasciarsi affascinare dalle tradizioni, dalla cultura, dalla storia.
E scoprire così che ormai viviamo in un’Europa che riunisce mille culture (europee ed extra) ed è inevitabile che da questo miscuglio ci si arricchisca per dar vita a storie nuove, a passioni nuove, a culture nuove.