martedì 16 febbraio 2016 - Angelo Cerciello

Hanna: un action thriller tra favola e fantascienza

Hanna è un action thriller del 2011 di Joe Wright, action thriller dal sapore alquanto surreale e grottesco, film che ha come protagonista un’adolescente di nome Hanna, impersonata da una sbalorditiva e inconsueta Saoirse Ronan.

Hanna si trova con il padre Erik in un luogo innevato in mezzo ad un foresta. La ragazza sta portando avanti un duro addestramento. Nelle prime scene del film vediamo Hanna cacciare un grosso cervo e colpirlo con una freccia. Avendo mancato il cuore Hanna uccide l’animale con un colpo di pistola. Poi arriva Erik e la ragazza combatte con lui, una delle tante prove del suo addestramento.

Successivamente, vediamo Hanna e il padre in un rifugio nella foresta, accanto al fuoco. Essi si esercitano in prove linguistiche. Poi Hanna dice di essere pronta e il padre acconsente dicendo che tra non molto la verranno a prendere. Egli, allora, si allontana e arrivano degli elicotteri e degli uomini per prelevare la ragazza.

Hanna, grazie al padre, ha vissuto un’infanzia diversa da quella delle persone della sua età. Hanna è stata educata in un totale isolamento dal mondo esterno come, anche, è stata educata alla resistenza e alla disciplina. Ora Hanna è una perfetta assassina e come tale si comporta e scappa dal luogo in cui è stata portata uccidendo degli uomini.

Hanna finisce in una zona desertica e da lì in un luogo che sembra un campeggio. Lei è in Marocco e da lì si sposta nel sud della Spagna, in un altro campeggio. Tutto questo insieme ad una famiglia composta da padre, madre e due figli. Uno di questi due è un’adolescente di nome Sophie, adolescente più o meno della stessa età di Hanna.

Sulle tracce di Hanna ci sono degli uomini comandati da Marissa Viegler, la quale, molto tempo prima, ha ucciso la madre di Hanna e messo in fuga il padre con lei moto piccola. Tali uomini falliscono nel tentativo di catturare Hanna e quest’ultima scappa e si dirige in Germania in un luogo dove deve incontrarsi con il padre.

Tale luogo è una sorta di casa magica in un parco dei divertimenti. A questo punto arrivano prima altri uomini di Viegler e poi quest’ultima. Il film finisce con il confronto tra Hanna e Viegler. Da questo confronto esce vincitrice Hanna, la quale prima ferisce Viegler e poi la finisce con un colpo di pistola, come all’inizio del film con il cervo.

Poco prima della fine del film si è venuto a sapere che Hanna non è figlia di nessuno. Infatti, Hanna è frutto di un esperimento scientifico a livello genetico, esperimento mirato a creare un “soldato perfetto” che non prova né dolore, né pietà ne alcuna emozione umana, una sorta di essere umano evoluto, insomma. Allora è chiaro che il film verte sul tema della variazione genetica utilizzata per creare un individuo dalle qualità e capacità sovrumane. Infatti, il film parla, tra l’altro, di post-umano.

In una scena del film, ossia il confronto finale tra Hanna e Viegler, quest’ultima esce da un tunnel che ha fuori di esso un enorme testa di lupo, che sembra far pensare alla favola di Cappuccetto Rosso. Infatti nel film spesso si mostrano scene di favole dei fratelli Grimm e il posto dell’incontro tra Hanna e il padre è un luogo fatato, surreale e grottesco.

Inoltre, Hanna rappresenta la mancanza di civiltà che si confronta con la civiltà. Tv, telefono ed elettricità fanno scappare Hanna mentre le tradizioni popolari la rendono felice ed ilare. Il suo totale isolamento dalla civiltà umana l’ha resa un guerriero invincibile ed inafferrabile: Hanna sconfigge tutti i suoi avversari come in una sorta di videogame, un videogame che fonde fantascienza, azione e favola surreale e grottesca, tutto ciò al limite con il bizzarro e con l’assurdo.

Hanna è fredda e glaciale come il paesaggio innevato che vediamo all’inizio del film: è come un robot insensibile e distaccato, un personaggio che, però, è capace anche di amare e di provare un sentimento di amicizia come vediamo da alcune scene del film.

Da ammirare Cate Blanchett nella parte di Viegler: un assassina che, al pari di Hanna, sembra priva di ogni emozione umana. Hanna dal paesaggio primitivo iniziale passa ad un contatto sempre più ravvicinato con la realtà. Realtà che assume le sembianze del fantastico e del grottesco quando visitiamo il parco dei divertimenti in Germania, parco dei divertimenti che rappresenta una sorta di luna park dell’orrore da dove Hanna deve cercare di uscire incolume.




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