venerdì 17 febbraio 2012 - GeriSteve

Grecia: una rapina che ci deve far riflettere

Nella Grecia in crisi economica e nel marasma delle rivolte, così come è successo in Iraq sotto le bombe, qualcuno ha pensato di arricchirsi profittando di uno stato indebolito, e ha prodotto un danno irreversibile all’umanità intera. Andiamo a rischio di barbarie come il sacco di Roma.

Credo siano stati i Vandali (se non i Visigoti o i Celti) che nel V secolo, durante un “Sacco di Roma”, utilizzarono i libri e i papiri per fare un vivace fuoco utile a fondere l’oro razziato. Il risultato è che, per l’umanità intera, quei testi sono definitivamente perduti. Ma quelli erano Vandali, venivano da fuori, non sapevano leggere quei testi…

La storia si è ripetuta a Baghdad, durante l’invasione dell’Iraq: la più importante biblioteca dell’antichità (migliaia di tavolette d’argilla, in buona parte non registrate) è stata rubata dal museo. Furto probabimente commissionato dall’estero e certamente organizzato da iracheni che, nel disastro generale, hanno visto il mezzo per assicurarsi la ricchezza e coprirsi le spalle con una successiva razzia del museo.

Leggo qui che in Grecia, in profonda crisi, stiamo tornando a queste barbarie: due rapinatori mascherati hanno rapinato ben sessantotto pezzi da un museo ad Olimpia. Erano piccoli trofei in bronzo o in ceramica vinti nelle gare dagli atleti. Pezzi che, secondo il sindaco di Olimpia, avevano un valore "inestimabile".

Il furto è stato ben organizzato e il ministro della cultura si è dimesso (si usa così nei paesi civili, accade anche al presidente della Germania, ma mai in Italia).

Con la crisi della Grecia, del suo stato, con i necessari licenziamenti di dipendenti pubblici, con i tagli alla spesa statale è inevitabile che cali la sicurezza dei tanti beni archeologici. La criminalità organizzata lo sa bene, sa anche che con la crisi diventa facilissimo reclutare manovalanza disposta a tutto. E’ facile prevedere che ci saranno altri furti e altri irreversibili danni al patrimonio archeologico greco: c’è da stare contenti che le statue del Partenone siano al British Museum!

In Europa, nell’ultimo mezzo secolo, abbiamo vissuto un progresso continuo, sia economico che civile (anomalia italiana a parte). Per noi è difficile pensare ad un regresso, ma bisogna cominciare a rifletterci e a riconoscere che non sarà un processo continuo ma avrà inevitabilmente episodi violenti, tragici e irreversibili.

Una rapina dentro un museo così unico al mondo potrebbe diventare un fatto di cronaca quotidiana. Val la pena di domandarci quali altri episodi rientrerebbero in quella cronaca da un mondo imbarbarito.




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