venerdì 11 novembre 2016 - Doriana Goracci

Goodbye Leonard Cohen

L'uomo Leonard Cohen, l'elegante poeta, si era detto pronto a morire con l'uscita del suo ultimo disco. E se ne è andato a 82 anni: "Sollevami come un ramo di ulivo e sii la colomba che mi riporta a casa".

 

Chi non è anzianotta come me forse ha conosciuto di recente la voce di Leonard Cohen, carezza ruvida e seducente, con Dance Me to the End of Love, "Fammi danzare fino alla fine dell'amore", la colonna sonora di Sconosciuti su Rai3.

Come poteva non essere nel mezzo del cammino di una vita densa d'amore e di voglia di conoscerlo, in tutte le sue pieghe, lui nato a Montréal nel 1934 da una famiglia ebraica immigrata nel Canada, con padre polacco e madre lituana, cresciuto nel quartiere di Westmount, enclave anglofona della città?

Prendo alla lettera uno dei suoi primi successi nel 1966 Suzanne, quella "Suzanne che ti prende la mano ti conduce presso il fiume addosso ha stracci e piume dalle casse dell’Esercito della Salvezza il sole si riversa come miele su nostra signora del porto lei ti dice di guardare tra la spazzatura e i fiori tra le alghe vedrai eroi e bambini nel mattino che si affacciano all’amore e per sempre lo faranno mentre Suzanne regge lo specchio". 

Il Futuro, The Future, era un pensiero forte e presente, per Leonard Cohen, lui uomo di fede ebraica cattolica buddista... lui cantore della "religione" che è anche giustizia sociale:

"Ho visto il futuro, fratello: E' omicidio.Le cose stanno scivolando, scivolando in tutte le direzioni Ci sarà la dissoluzione del vecchio codice occidentale La tua vita privata di colpo esploderà ci saranno fantasmi ci saranno incendi nelle strade non sarà nulla niente che tu possa comunque valutare La tempesta, la tempesta del mondo ha oltrepassato il limite ed ha capovolto l'ordine dell'anima Mi chiedo cosa intendessero quando dicevano pentiti pentiti". 

Quel cappello messo un po' così, che portano oggi tanti ragazzi, era il suo compagno elegante e prudente dove i capelli possono dare l'addio nel tempo e giacca con camicia, completi un po' sgualciti dal camminare cantando, dall' abbracciare storie infinite con donne e umanità, dolente e alle volte malinconica mai crudele.

Era nato prima il poeta che il cantautore e per nostra buona sorte non c'è fine alla potenza della musica che evoca l'amore in tutte le sue sfumature di questo strano complicato novembre del 2016 e ci sorride, lontano e vicino con la sua indimenticabile voce: "Ho visto il luogo e le nazioni in autunno... Ma l'amore è l'unico motore di sopravvivenza".

Doriana Goracci

https://www.youtube.com/watch?v=D97OxHZzBeQ




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