sabato 10 settembre 2016 - Carmela B.

Gli short a Tolone? Un’allucinazione collettiva che parla di sessismo e islamofobia

Da quattro giorni gira la notizia di due donne aggredite insieme alla famiglia a Tolone, in Francia, ree di aver indossato un paio di short. Solo che la notizia non è vera, o meglio, è parzialmente vera, come spesso accade. 

I fatti, così come sono stati raccontati: a Tolone, domenica scorsa, due famiglie, composte da 3 uomini, due donne e tre bambini passeggiavano, in biciclietta e in roller vicino a una cité (un grosso complesso abitativo che spesso è legato, per problemi sociali, archittettonici e politici, a condizioni di povertà e disagio, ndr) nel quartiere della Grande Plaine, che è un quartiere "difficile": traffico di droga, disoccupazione, tessuto sociale e associativo debole. 

C'è stata una provocazione, poi un'aggressione e due uomini sono finiti in ospedale. 

La notizia è poi diventata virale perché le donne erano in short. E l'aggressione è stata causata dall'integralismo islamico. 

La notizia, da locale, in Francia, è diventata nazionale e poi, europea. Anche nella stampa italiana è uscita la questione dell'integralismo: ne parla il Corriere, mentre per il Secolo d'Italia ad essere fermati sono due musulmani: lo dicono nel titolo, mentre nel testo diventano dei "teppisti probabilmente musulmani".

Repubblica racconta la vicenda, invece. 

Cosa è successo? Libération ricostruisce la vicenda. 

Martedì 6 settembre è uscita la prima notizia di Var Matin: "Portavano gli short; i loro mariti e amici vengono aggrediti". Var Matin, dice Libé, ha poi dichiarato che "l'errore" è stato causato da un'incomprensione tra la polizia e il giornalista. 

La notizia viene ripresa immediatamente dalla stampa locale e poi nazionale (l'immagine qui sotto è di France Blue, sito del canale Radio). 

Il procurato di Tolone, Bernard Marchal, non ha MAI parlato di short. Questa la sua dichiarazione di mercoledì: 

«Lo scontro è stato causato dall'abbigliamento, che non aveva nulla di straordinario, delle donne: si è trattato di un pretesto per insultarle e provocare l'incidente. Le conseguenze sono preoccupanti: un uomo aggredito e un altro ha una prognosi di 30 giorni»

L'AFP riporta anche la dichiarazione (qui su Le Figaro), secondo la quale, la «provocazione di carattere sessuale è stata fatta per ottenere la reazione degli uomini (...) Una dozzina di giovani hanno gridato al gruppo "puttana", "dai, mettiti nuda". I compagni hanno chiesto di rispettare le signore e questo ha provocato una rissa. I tre uomini sono stati picchiati in maniera violenta al viso, sotto gli occhi dei bambini, mentre le donne sono state spintonate»

In più: non solo il procuratore non parla di short. Non parla nemmeno di religione: su France 3 Provence, ha dichiarato: «C'è una causa religiosa? Si tratta di sessimo? L'inchiesta non lo può ancora dire». 

Ciononostante il titolo dell'articolo di France 3 Provence (proprio quello dove vengono riportare queste dicharazioni, è il seguente: "Tolone: aggredita perché andava in roller in short"). 

A chi è piaciuta molto questa notizia? Innanzitutto al Fronte Nazionale, che per la liberazione della donna dai costumi ancestrali che le vengono impsoti si è sempre battuto, proprio il partito che ha fatto dalla lotta per la sua emancipazione una delle battaglie principali, quello che crede nell'autodeterminazione del corpo e nella libera scelta, da sempre. Giusto? 

Marion LePen, la nipote di Jean-Maria, a cui ha fatto eco li partito, dice: "A Tolone c'è già la sharia. Portare gli short può farvi finire in ospedale". Le vanno dietro diversi esponenti del partito (la discussione la potete seguire nel pezzo di Libération) e, soprattutto, una tribuna su Valeurs Actuelles di una Lydia Guirous, di Les Républicains, il partito di Sarkozy.

Giovane, di origini Algerine, Guirous fa del mondello Repubblicano la sua battaglia: «Per essere rispettate queste donne avrebbero dovuto portare il velo? C'è un codice di abbigliamento da rispettare in alcuni quartieri francesi?». 

Ma gli short non esistono, non sono mai esistiti

Ieri, una delle due donne aggredite ha rilasciato una dicharazione a Nice Matin: «Non indossavamo degli short, ma in abbigliamento sportivo. Prima un giovane ci ha offeso poi le cose sono degenerate (...)». 

A questa dichiarazione si aggiunge, sempre su Libération, il racconto degli abitanti del quartiere che hanno visto la scena: non c'erano short, c'è stato un tentativo di approccio volgare, finito male. 

Cosa ci racconta questa favola? 

Intanto, ovviamente, che resta un'aggressione. Che va condannata, che va capita e alla quale bisogna trovare e dare risposte. Mentre lo scopo, se c'è, di queste righe, è solo quello di ragionare su come viene raccontata. 

La stampa sbaglia, come tutto, come tutti. A volte in buona fede, a volte per eccesso di semplificazione, a volte, molto spesso, per cavalcare l'indigazione si fa un controllo in meno, si mette un titolo più efficace. per seguire i "trend" e che si trasformano poi in "click". 

Che quello che è "trend" dovrebbe metterci in guardia, e non perché c'è un complotto o qualcuno ci controlla. Ma perché semplifica e (ci) fa smettere di ragionare. 

Fa notizia l'Islam, quello "cattivo", quello oscurantista, quello di barbuti che lapidano, quello che vuole che tutte le donne si mettano in burkini.

Perché partiti e persone che del diritto della donna ad uscire da casa, a decidere di non fare figli, o a scegliere di non sposarsi se ne sempre sbattuti ora le vogliono nude, pronte a difendere l'Occidente dall'invasione degli immigrati?

Perché un Salvini qualcunque (o un LePen, o a chi per lui) è disposto a difendere il diritto della donna a stare nuda, ma non il diritto all'aborto? 

Perché della donna e della sua autodeterminazione, quella che scardina regole, abitudini e poteri, non gli interessa. Quello che interessa è dimostrare che la convivenza, alla fine, non è possibile. 



17 réactions


  • Adrian (---.---.---.191) 10 settembre 2016 14:14

    Invece di scrivere tante frasi prive di notizie vere, perché non dite di che origine sono quei teppisti ? Di che religione sono ? Così ci facciamo un’idea...


    • Paolo (---.---.---.50) 10 settembre 2016 15:28

      @ciccio

      È arrivato l’accogliente della feccia umana


    • Valeria (---.---.---.23) 12 settembre 2016 01:42

      Bisogna discutere con tutti senza prevaricare gratuitamente e questi insulti ad personam verso chi ha un pensiero ’diverso’ e magari controverso e on condivisivile sono fuori luogo.

      Consiglio a tutti di non rispondere alle provocazioni gratuite e di svegliarsi e combattere ogni atteggiamento violento, anche di quelli che si nascondono dietro falsi "buonismi".
      La "feccia dell’umanità" sono i vari tagliagole e questi subumani dell’articolo così come ogni violento (di qualunque colore e religione), non chi commenta in modo indignato, magari sbagliando ma tant’è, e non fa male a nessuno.




  • Pino (---.---.---.80) 10 settembre 2016 15:54

    w la fica
    che dio la benedica


  • Sara (---.---.---.61) 10 settembre 2016 16:10

    Vabè tante parole per confermare che la notizia è fondamentalmente vera...


  • Sandra (---.---.---.37) 10 settembre 2016 16:55

    Gentile Carmela, penso che sia proprio tu quella che ha travisato. Solo perché c’è stato un disguido riguardo il nome del capo d’abbigliamento l’episodio è stato manipolato? Sei tu che manipoli. Tanto peggio:indossavano un abbigliamento ancor meno "offensivo" e sono state insultate x esso. Ma gente come te deve spiegare tutto con le cause economiche il degrado etc. Non Laden Laden infatti era un indigente. I burka imposti alle donne nei paesi islamici sono graziosamente scelti dalle donne stesse, così come le botte previste dal Corano e la scissione dei genitali femminili ben definita in hadith autentici dallo stesso Maometto, così come i matrimoni combinati e l’età di nove anni, la stessa di quella di una moglie di Maometto quando lui ne aveva 56. Ma dovete negare le differenze di cultura in nome di una convivenza nell’ignoranza. Mi spiace Carmela che tu ignori tante cose della vita delle donne nei paesi islamici. Vacci a vivere per un po’. In più di uno. Poi torna e rileggi il tuo articolo. Solo la verità ci farà liberi. Sandra


    • Andrea (---.---.---.229) 11 settembre 2016 17:46

      Lascia perdere che non serve. Se vuoi puoi fare come me: la prossima volta voto Salvini, anche se prima non l’ho mai votato. Mi son segnato il sito così òa prossima volta……..se lo conosci lo eviti.


  • Mirco (---.---.---.247) 10 settembre 2016 17:10

    ah sarebbe un allucinazione collettiva che parla di sessismo e islmofobia????? ma che cazzo vi fumate prima di scrivere???? delle donne aggredite da islamici per via l’abbigliamento in Francia e mi venite a dire che non e’ vero? negate l’evidenza come quando vi fanno saltare in aria Parigi o Londra o vi ammazzano un prete in chiesa in Francia e non dite i nomi degli attentatori islamici ma li definite depressi! patetici!


  • Louis (---.---.---.83) 11 settembre 2016 06:45

    Le frasi gridate sono quelle. La violenza di gruppo pure. Il quartiere è islamico seppur la religione, specie in Francia, non venga nominata per il politically correct. E allora la notozia NON è "diventata virale perché le donne indossavano shorts" come erroneamente insinui tu, ma perché dei ragazzi musulmani hanno insultato donne vestite non è conformi a sacchi stilr shsria e fatto violenza alle reazioni di difesa dei mariti. Punto.


  • Alina (---.---.---.248) 11 settembre 2016 08:18

    L’islam oscurantista fa notizia perché ammazza la gente non perché i giornalisti sono cattivi. L’islam oscurantista è preparato da un clima di intolleranza diffuso e comune nell’islam di tutti i giornincome questi fatti. Parlare di islamofobia appena si critica qualcosa che riguarda l’islam per atteggiarsi a buoni rispetto ai leghisti e ai "razzisti " è la cosa più stupida che vedo in Occidente.. L’islam dentro l’islam non si può criticare. E giornalisti come chi ha scritto l’articolo diventano aiutanti degli oscurantisti. Perché li giustificate. Perché negate l’evidenza.


  • Libera (---.---.---.211) 11 settembre 2016 10:53

    Ma che è sto articolo? E basta siamo stufi di questa retorica deo buoni versus islamofobia.. Ma se sono migliaia gli articoli volti a dire che l’Islam è pacifico.. se siete voi strillare ogni volta all’islamofobia appena uno dice quello che succede e nascondete moltissini episodi di ostilità degli islamici in Europa. Ma smettetela! Fate proprio cadere le braccia. Strillare allo scandalo sessista e islamofobo solo per uno sbaglio di nomenclatura di abbigliamento. Contano i fatti , come altri commenti evidenziano.


  • Lilli (---.---.---.211) 11 settembre 2016 11:01

    Le donne libere di non fare figli con l’aborto? Ma è un discorso da bar o un articolo? Perché scusa dovremmo essere pro aborto per difendere la libertà di uscire e vestire come ci pare? Ma tu la conosci la condizione delle donne nei regimi comunisti e in Cina? Schiave del sesso. Ne fai una questione partitica. Ma x piacere....


  • Marc (---.---.---.20) 11 settembre 2016 21:14

    Favola. Perfetto. "Cosa ci racconta questa Favola"? Appunto, e una favola, non un articolo basato su realtà.


  • Sara (---.---.---.23) 12 settembre 2016 01:33

    Nell’articolo sembra(ma magari mi sbaglio) che ci sia una certa minimizzazione del problema quando si parla di "un tentativo di approccio volgare" invece di dire che è stata una molestia sessista seguita dall’aggressione misogina di alcuni violenti.

    Se ci fosse stato un cristiano e bianco a quest’ora non ci sarebbero state giustamente alcun tipo di minimizzazioni, ma siccome si tratta di fondamentalisti islamici è di moda e così "politically correct" minimizzare e negare la gravità del fatto e non dico di quest’articolo ma in generale.
    Sinceramente ha stancato l’atteggiamento così bacchettone sulla questione, di accusare di presunta "islamofobia" le persone che la pensano in modo diverso rispetto all’islamismo tutto rose e fiori e i miliziani dell’ISIS "povere vittime" dei "cattivi" occidentali e del loro "benessere", pensiero molto diffuso in una certa ex "sinistra".
    L’islamofobia va combattuta così come va combattuto l’integralismo islamista e comunque se ci fosse stato un caso di giovani attacchi di francesi cristiani anche li ci sarebbe stato il sensazionalismo dei giornali(è ovvio) e qualche errore ma nessuno avrebbe parlato di "cristianofobia" e di estrema "manipolazione" se sarebbe successo il caso, ma come sempre c’è doppia morale e doppi standard da parte di certa "sinistra", che nella sua visione assolutamente dogmatica e dualistica considera gli islamisti tutte vittime e gli europei tutti causa delle ingiustizie del mondo.


  • Safiya (---.---.---.23) 12 settembre 2016 01:52

    Mah, paragonare il diritto all’aborto al diritto di non venire picchiata per indossare degli short mi sembra un pò troppo demagogico e ben poco attento ai diritti delle donne.

    Ogni tipo di violenza va combattuto e ogni donna deve vestirsi come vuole, l’aborto è un argomento eticamente complesso (volenti o nolenti, c’entra la vita di un nascituro) e che di certo non è condiviso solo dalla destra o dai cristiani ma da tutto l’Islam, sopratutto quello migliore di cui si fa l’elogio qua.

    Sostenere che chi si oppone all’aborto è praticamente "inferiore" è anch’essa islamofobia, essere d’accordo o meno con l’aborto è un’opinione e ognuno deve essere rispettato, senza razzismi e discriminazioni alcune.

  • Luciano (---.---.---.22) 12 settembre 2016 06:33

    Brava @Sara! Ti sei espressa benissimo. Condivido pienamente il tuo parere. Dato che argomento, oltre la notizia, è il modo in cui vengobo diffuse le notizie, o non vengono diffuse, avete per caso sentito molto eco rispetto le due suore accoltellare in America? I giornali europei hanno a malapena dato la notizia attribuendola a un tentativo di rapina, manipolando il fatto che gli assassini erano fuggiti con l’auto delle suore abbandonandola poco distante. Eppure sin dall’inizio era stato ben chiarito dalla polizia che non non si trattava di furto.Ma le suore sono cristiane, e nonostante l’odio verso i cristiani e l’accoltellamento tipico di una tipologia terroristica nessuno ha minimamente citato la "cristianofobia".


  • Massimiliano (---.---.---.135) 13 settembre 2016 04:36

    Il problema della stampa esiste. Solo al contrario di quanto sostenuto nell’articolo. Le voci che "denunciano" l’Islam sono molto poche, anche perché si rischia la pelle. Il coro msggioritario invece è quello che strilla al razzismo e all’islamofobia ( si sa, sono più intelligenti, buoni, furbi dei "cattivi" e loro si che capiscono i complotti e vogliono la "pace"). Cosi difendono il burka, per esempio. Questo tipo di stampa è stata così miope da scambiare le ’primavere"arabe x ribellioni del popolo contro i dittatori mentre erano solo inverni di recrudescenza a sapore islamico.


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