giovedì 2 ottobre 2014 - Angelo Libranti

Gli 80 anni di Sophia Loren

Quest'anno sono stati celebrati gli ottanta anni di numerose personalità artistiche, tra le quali Brigitte Bardot, Gino Paoli, Ornella Vanoni e Sophia Loren.

Quelli della Loren sono stati festeggiati in tutto il mondo con cerimonie celebrative in pompa magna, in quanto è considerata l'attrice più rappresentativa del cinema italiano.

Il curriculum è poderoso ed il successo incontrovertibile; tutta la sua carriera è improntata da film che hanno fatto la storia del cinema, ma una considerazione si impone: la fantastica e fortunata parabola che va da Scicolone a Loren, passando per Lazzaro, è la conferma vissuta del “volere è potere” nell'evoluzione pratica di un'esistenza, a prescindere dal merito e dalle capacità intrinseche.

Una ragazza non bellissima (almeno secondo i canoni classici della bellezza), tant'è che nel concorso di Miss Italia del 1952 fu classificata al quarto posto, con una capacità interpretativa comune a tante altre attrici italiane, col difetto di non aver mai recitato in teatro, è riuscita a catalizzare l'attenzione del cinema mondiale, con opportune conoscenze, situazioni ed una determinazione di ferro.

Il suo, o meglio quello della madre, era un chiodo fisso: diventare un'attrice famosa e tale pensiero la accompagnò fin dall'adolescenza. 

Un giudizio aderente alla realtà temporale lo diede Orio Vergani, componente la giuria di quel famoso concorso di Miss Italia del 1952 quando, a fronte di tentativi di mettersi in mostra della candidata, concluse con un “ecco un'altra ragazza che si illude”.

Successivamente, pur confermando la dichiarazione, Vergani fece ammenda e scrisse di essersi sbagliato.

Non si sbagliò in quel contesto; fu il futuro a smentirlo, perchè il destino mette a disposizione della volontà di riuscire a prescindere, strumenti e occasioni che possono essere, tra gli altri, Carlo Ponti e questo Vergani non poteva e non sapeva prevederlo.

 

 

 

 




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