giovedì 1 giugno 2017 - Riccardo Noury - Amnesty International

Giorno del Biafra. L’anno scorso l’esercito nigeriano fece un massacro

Diritti umani | Il Giorno del Biafra, il 30 maggio, ha un’enorme importanza: segna 50 anni dalla fine della guerra del Biafra.

 Per questo, Amnesty International ha sollecitato le forze di sicurezza della Nigeria a evitare di ripetere il bagno di sangue del 2016, quando la repressione delle proteste provocò oltre 60 morti ad opera di militari privi di formazione sulla gestione dell’ordine pubblico e inclini a usare la forza letale in circostanze in cui non era minimamente necessaria.

Il 29 e 30 maggio 2016 i soldati aprirono il fuoco più volte contro le persone che prendevano parte alle manifestazioni del Giorno del Biafra. Le ricerche svolte da Amnesty International su quanto accaduto a Onitsha, nello stato di Anambra, hanno portato alla conclusione che almeno 60 persone furono vittime di esecuzioni extragiudiziali e altre 70 rimasero ferite. Il numero effettivo potrebbe essere assai più alto.

Nonostante le schiaccianti prove sull’uso di proiettili veri con scarso o nullo avviso alla folla di disperdersi, nessun appartenente alle forze di sicurezza nigeriane è stato portato di fronte alla giustizia.

In vista della ricorrenza di oggi, il 22 maggio sono stati arrestati oltre 100 attivisti del Movimento per lo stato sovrano del Biafra e del Movimento indipendente del Biafra negli stati di Enugu, Ebonyi e Rivers.




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