martedì 16 maggio 2017 - Emilia Urso Anfuso

G7 a Taormina: tra spreco di denaro pubblico, incongruenze e migrazione dei migranti

Il prossimo 26 maggio inizierà il G7 che si terrà a Taormina e durerà due giorni. I temi che verranno trattati dai capi di Stato e di Governo di Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada che interverranno.

I temi su cui si discuterà, non sono ancora stati dichiarati ufficialmente, ma ci sarà spazio per parlare di crisi nel mediterraneo e quindi di migrazione.

La politica del G7 migra i migranti per ragioni di "sicurezza"

Ecco quindi che scatta la prima incongruenza: in queste ore, sono diffuse notizie che parlano di “zona off limits agli sbarchi dei migranti in tutta la costa siciliana”.

Per una settimana quindi, gli sbarchi verranno migrati versi altri porti: la migrazione della migrazione.

La direttiva è stata firmata dal capo della Polizia Franco Gabrielli, ed è una misura atta a garantire sicurezza ai capi di Stato e di governo che parteciperanno al summit.

La direttiva specifica tre "aree di sicurezza" e più esattamente: “l'area "di rispetto" che comprende itinerari marittimi, aerei e terresti, “l'area riservata" vicina ai luoghi del summit, e infine la zona di "massima sicurezza" luogo dove si svolgerà l'evento e in cui saranno attuate le "massime misure di vigilanza e controllo con personale specializzato e tutte le tecnologie disponibili".

Ecco il calendario previsto dalla direttiva diramata da Gabrielli: "È già stata rappresentata la necessità di realizzare, a partire dal 15 maggio, una riduzione progressiva degli sbarchi a Messina e poi per l’intera Sicilia evitando comunque di impegnare i porti dell’isola nei seguenti periodi: porto di Messina, dalla mezzanotte del 18 maggio 2017 fino alle 24 del 28 maggio successivo; tutti gli altri porti della Sicilia, dalla mezzanotte del 22 maggio 2017, fino alle 24 del 28 maggio successivo».

Il piano di sicurezza, e gli sprechi che si potevano evitare

A protezione del G7 circa 8.000 persone verranno impegnate anche per scongiurare eventuali attacchi informatici da parte di hacker o di terroristi. Insomma: una Taormina blindata e con sistema di massima sicurezza. Cosa non si fa per proteggere chi non pensa a proteggere le popolazioni…

Ma la vera notizia a mio parere, è quella inerente l’ordine impartito di non far sbarcare migranti sulle coste siciliane. Questa cosa ha un significato particolare. Significa che la politica è in grado di gestire gli sbarchi e decidere dove i barconi debbano approdare.

Quindi, se si presenta la necessità, il governo può ordinare di deviare la navigazione dei barconi della disperazione, ma solo se la necessità impellente si chiama “sicurezza dei capi di governo”.

E’ grave venire a conoscenza del fatto che, per un summit di capi di stato e di governo, che si riuniscono anche per parlare di migranti, si sottopongano gli stessi agli ordini superiori, che scopriamo avere anche il potere di deviare le rotte e di stabilire i porti di destinazione, seppure a tempo determinato.

A G7 ultimato, tutti potranno tornare alla solita vita: i politici a sproloquiare su diritti umani, migranti, clima e politiche di sviluppo, le solite belle parole che restano sempre tali.

I migranti a potranno tornare a esser trattati come numeri e carne da strizzare, a seconda della convenienza del momento. Le regioni del sud torneranno a far da contenitore di guai per una propaganda politica mai sazia di stimoli ed elementi da sfruttare.

Non è noto, peraltro, verso quali porti saranno deviati i barconi carichi di migranti: verso la Calabria forse? Si apriranno quindi nuove rotte?

Insomma: mentre i potenti del mondo parleranno di come risolvere la questione delle migrazioni, contemporaneamente le centinaia di migranti che quotidianamente giungono sul nostro territorio, via mare, potranno beneficiare di un viaggio premio verso altri lidi.

E’ la conferma che la politica conosce bene ogni singolo elemento sul tema della migrazione, e sa di poterlo gestire e controllare a suo piacimento. Giungendo persino alla beffa plateale di deviare le rotte a seconda della bisogna. Grave è dir poco.

Sempre in nome della "sicurezza" le scuole di Taormina resteranno chiuse dal 25 al 28 Maggio. Ci mancherebbe altro: è il sistema, bellezze. 

Però, sembra poi che il governo non abbia stanziato un centesimo per la sicurezza, stando almeno alla lamentela diffusa dal Movimento dei Poliziotti democratici e moderati. Di che ci stupiamo? Siamo sempre noi a pagare gli eccessi di questo sistema politico ormai fuori controllo.

Si parlerà di ambiente, ma sono stati estirpati ulivi per realizzare un eliporto

Altro punto di incoerenza: per realizzare un eliporto a Taormina, è stata comandata l'estirpazione di un numero imprecisato di ulivi. Strano modo di presentarsi agli occhi del mondo come coloro che si apprestano a prendersi cura delle sorti dell'ambiente planetario...

La protesta dei vigili del Fuoco

Ciliegina sulla torta: per il G7 di Taormina, viene previsto l'intervento di Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia. In pratica, si paralizzano le unità di soccorso, necessarie alla popolazione, per realizzare un piano di sicurezza manco fossimo in pieno stato di crisi.

L'assurdità maggiore è rappresentata dall'impiego di una pompa serbatoio di ultima generazione, che arriva direttamente da Parma, circa 1.200 chilometri di percorso per approdare a Taormina: alla follia non ci sono limiti. Non basta: i costi di questo viaggetto da Parma a Taormina, che bloccherà l'autopompa a Taormina sino al 31 Maggio - secondo gli accordi stipulati - saranno ovviamente a carico dei contribuenti, gli stessi cui quotidianamente, viene ricordato come sia necessario stringere la cinghia, a causa di una "crisi economica" palesemente creata ad arte, tanto per affossare i diritti civili ed economici delle famiglie occidentali.

G7 di Taormina: ma quanto ci costi?

Nel Giungo del 2016, su Taormina Today, fu pubblicato un articolo in cui si parlava di una spesa - calcolo provvisorio - di circa 20 milioni di euro per "preparare la città".

Eppure, basta accedere al sito istituzionale "Presidenza Italiana del G7" per leggere che "Il budget assegnato alla Delegazione G7 è pari a 37.5 milioni di Euro gestiti senza alcun tipo di deroga, in piena applicazione della normativa vigente ed in particolare del nuovo Codice degli Appalti".

Il fatto che la frase che accenna alla "piena applicazione della normativa vigente ed in particolare del nuovo codice degli Appalti" sia messa in evidenza, un dubbio che tutta questa trasparenza non sia stata adottata, una volta di più, può sorgere. Ma per carità, è solo un dubbio, anche se si sa: "A pensar male si fa peccato ma"...

Conclusioni

Insomma: per il G7 di Taormina, assistiamo al solito carrozzone, che parla di spreco di denaro pubblico, incoerenza tra i temi trattati e le azioni realizzate per la preparazione del territorio che ospiterà i grandi del pianeta, migrazione delle rotte dei migranti e - giusto come nota di colore - la preparazione di una suite regale per la Merkel, con tanto di Jacuzzi (come farne senza?) e panorama mozzafiato a prova di paparazzi.

Non so perché, ma mi ricorda tanti altri G7/8 o 20. Come quello, aberrante sotto ogni aspetto, che si tenne in Abruzzo, dopo il terribile sisma: la gente costretta a vivere nelle tende, ma camere di lusso per i potenti e altre amenità, costate milioni di euro.




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