martedì 9 agosto 2016 - Fabio Della Pergola

Funzionario di polizia insulta i migranti espulsi dalla Francia

Poche cose fanno ribollire il sangue quanto vedere la “maschia” arroganza dei potenti “sbroccare” contro quattro poveri cristi.

Il caso - davvero una gratuita vergogna - riguarda un commissario di polizia, Franco Scibilia, 54 anni, già noto per “una condanna in primo grado a tre anni e due mesi per falso e calunnia e a cinque di interdizione dai pubblici uffici per aver aggiustato verbali e perquisito senza autorizzazioni”. 

Insomma uno che il suo lavoro lo fa forse un po’ troppo bene, almeno secondo i canoni della decenza (oltre che della legge se la magistratura confermerà la condanna alla fine del percorso giudiziario).

Resta il fatto che, anche se le condizioni di lavoro possono davvero essere state gravose e impegnative, la situazione complessiva dell’immigrazione pretende nervi saldi e la capacità di comprendere che di fronte allo schieramento di polizia non ci sono delinquenti, stupratori, trafficanti di droga e assassini, come vorrebbe una certa vulgata di destra, ma - fino a prova contraria - solo dei poveracci in fuga da condizioni di vita inaccettabili (chi rischierebbe la vita nella traversata del Sahara e del mare su gommoni strapieni, se non per motivi di assoluta necessità?).

Questa comprensione non ce l’ha avuta il commissario Franco Scibilia a giudicare dal video di un reporter locale poi allontanato bruscamente con il solito fare poliziesco del qui comando io e tu non sei niente.

E nemmeno fai il tuo mestiere di giornalista se io non te lo concedo” e anzi te ne devi andare "senza voltarti". Alla faccia della libertà di informazione del nostro paese.

Saremmo lieti di sapere dal Ministro degli Interni (visto che ora è libero dall'impegno di promuovere i dirigenti che gli hanno salvato la poltrona dopo il caso Shalabayeva) quando finirà l'arroganza borbonica dei funzionari di polizia o dell'Arma benemerita.

 




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