venerdì 23 novembre 2012 - Mauro Guidi

Elezioni primarie: addio al voto segreto

Premetto che non sono un grande competente in tema politico ma ricordando le preziose notizie acquisite durante gli anni scolastici tramite le lezioni di Educazione civica ricordo che l'art.48, comma 2, della Costituzione specifica che il voto è personale ed uguale, libero e segreto.

Il voto è segreto, quindi le modalità di espressione del voto devono evitare qualsiasi forma di controllo sul voto e quindi la sua segretezza, che assume carattere strumentale rispetto alla libertà. Ma leggo sul sito del PD:

Domenica 25 novembre si svolgeranno le elezioni primarie del centrosinistra, per scegliere il candidato alla carica di Presidente del Consiglio nelle prossime elezioni politiche

Per poter votare è necessario iscriversi: è possibile farlo online sul sito primarieitaliabenecomune.it o recandosi nelle sedi territoriali elencate sempre nel sito”

Quindi colui che vuole votare deve, prima di esprimere la propria preferenza, dichiarare le proprie generalità. Ed allora: addio al voto segreto! Dopo le primarie avremo un elenco (schedatura di triste memoria) dei cittadini con preferenza PD. Sia ben chiaro che lo stesso discorso vale per qualunque partito politico che svolgerà elezioni primarie con tali modalità.



4 réactions


  • (---.---.---.248) 23 novembre 2012 18:18

    Scusami ma il tuo è un ragionamento senza senso. Anche i partiti sono previsti dalla Costituzione e l’iscrizione a un partito - che non è segreta - eqiuvale a dichiarare il proprio orientamento politico e quindi il proprio voto, le due cose non sono incompatibili costituzionalmente parlando, e così pure il voto delle primarie.


    • (---.---.---.100) 24 novembre 2012 11:25

      Accetto il tuo punto di vista ma non concordo ,anzi il tuo commento mi evidenzia con maggiore chiarezza che l’accesso al voto per le primarie dovrebbe essere concesso semplicemente agli iscritti al partito che indice la tornata elettorale per conoscere democraticamente il nome del leader designato dalla base . Estendendo a tutti coloro che si dichiarano elettori di quel partito il diritto di voto per le primarie si incorre , secondo me , in quella contraddizione costituzionale che ho notato. Spero che questa volta le mie argomentazioni ti appaiano dotate di " maggiore senso ".


  • (---.---.---.227) 24 novembre 2012 20:03

    Proiezioni >
    Cosa aspettarsi dalle primarie di centro-sinistra? Due i possibili esiti da scongiurare.

    Al di sotto dei 3,5 milioni di voti raccolti monterebbe la “cesura” da disaffezione e/o sfiducia del corpo elettorale.

    Una mancata vittoria di Bersani al 1° turno darebbe la stura ad una serie di spinte e di contraccolpi disgregativi.
    Il ballottaggio sarebbe infatti una questione tutta interna al Partito Democratico ed alla sua “identità”.
    Renzi ha già confidato (R105) che, se perde, “porterà un po’ di amici suoi” in Parlamento per avere “un po’ di spazio” e per “non diventare come loro”.

    Viceversa. Quando metà elettorato è fatto di indecisi, delusi e “arrabbiati” non serve un concorso da candidati “tronisti”. Serve un percorso di chiara convergenza verso una proposta tanto credibile ed autorevole quanto unificante.
    In sintesi. Non sempre è oro ciò che è venduto per “nuovo”.
    Da scongiurare è il marasma dettato da Riflessi e Riflessioni indorate di fascinazione …

    PS > Uno va a votare, se vuole, per candidati che appartengono a 3 Partiti differenti. Quindi il suo voto resta segreto. 


  • (---.---.---.118) 24 novembre 2012 21:13

    Non sono primarie del PD ma di coalizione


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