venerdì 16 novembre 2012 - Pompeo Maritati

Elezioni anticipate: l’anticamera dell’inferno

Gli apparati militari dei nostri partiti pare abbiano già dato inizio alle manovre elettorali con un’inaudita strafottenza delle sorti economiche e sociali del Paese. La lotta fratricida nel centro destra, come peraltro nel centro sinistra, con la grande differenza che gli elettori della prima compagine sembrano darsela a gambe levate, stante i sondaggi degli ultimi giorni, si sta consumando con scellerata indifferenza nei confronti del delicato periodo che l’intera nazione sta vivendo. Di tutto ciò pare che a questa gente non importi proprio nulla. Se non si fa l’election day si toglierà la spina al governo, è questa la posizione del centro destra, detentrice della maggioranza parlamentare, corrispondente oggi alla minoranza popolare. In poche parole, visto che l’onda negativa dei consensi elettorali, in caso si votazioni regionali e politiche separate, potrebbe ulteriormente ridimensionare il favore popolare verso il centro destra, costoro, non curanti della crisi in essere, preferiscono togliere la spina al governo e che con Sansone muoiano pure tutti i filistei (per filistei, ovviamente leggi italiani). Che importa a tutti questi Signori Onorevoli di cosa succederebbe il giorno dopo della caduta del governo. L’arrogante miopia politica e la cieca e becera lotta per la conservazione di uno scranno parlamentare sta consentendo lo scivolamento dell’Italia in un periodo di crisi inaudita, senza precedenti

Il giorno dopo la caduta del Governo Monti, l’aggressione dei mercati capitanati dagli squali della finanza aggredirebbero il nostro paese che nel giro di meno di trenta giorni farebbe schizzare il famoso “spread” a oltre 700 punti con danni irreparabile all’equilibrio finanziario del paese. 

Nessuno dei nostri politici attualmente in carica, piaccia o no, ha quel necessario e adeguato bagaglio personale di credibilità e professionalità riconosciuto non solo qui da noi ma nell’entourage politico europeo. Laddove ci fosse sarebbe purtroppo offuscato dall’instabilità e dalla cinica ottusità di tutta la classe politica, che a quanto pare non perde occasione per dimostrare, laddove ce ne fosse ancora bisogno, di quanto sia veramente attenta e sensibile alle sorti del paese e in particolare dei ceti meno abbienti, che sarebbero i primi a pagare un duro prezzo all’aggravarsi di una situazione già precaria di per sé.

Lo scioglimento anticipato delle camere, sarebbe un autogol per tutto il Paese, che ci vedrebbe immediatamente inseriti nell’anticamera dell’inferno. Se quanto anzi detto corrisponde ad una amara e sconcertante realtà di una classe politica oramai in declino morale ed etico, d’altro canto non possiamo non rilevare l’indifferenza di un intero popolo che ancora attende che qualcuno gli tolga le castagne dal fuoco. Un popolo che nonostante da mesi, da anni, viene preso per i fondelli da quattro politicanti in cerca d’autore, non riesce a reagire con seria e concreta determinazione, attraverso una forte e decisa partecipazione alle scelte della politica. Lamento peraltro, un strana posizione di ambiguità, assunta dai nostri sindacati, dalle associazioni dei consumatori e anche da quella parte della società più attenta e partecipativa, non avendo saputo creare un comune fronte di opposizione a comportamenti e scelte politiche insane, spogliandosi dei propri colori di appartenenza e contribuendo, attraverso la realizzazioni di manifestazioni democratiche “concrete” a far cambiare idea e modi a questa politica. Pertanto in conclusione, alla fine della giostra oggi come oggi, non saprei proprio con chi cominciare a prendermela per lo stato confusionale in qui viviamo. 

Forse dovrei cominciare proprio ad arrabbiarmi con me stesso per quello che forse avrei dovuto fare e non ho fatto, pretendendo che siano gli altri a risolvere i miei problemi. Forse sta proprio qui la soluzione ai nostri problemi, cioè pretendere di partecipare con cognizione di causa alle scelte che determineranno il futuro soprattutto dei nostri figli. Ahimè, purtroppo il torpore narcotizzante di un intero popolo, pare che continuerà.




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