lunedì 24 aprile 2017 - Camillo Pignata

Elezioni Francia: ha vinto Macron, ha vinto Le Pen

Prima dell’esito elettorale di queste presidenziali francesi, molti commentatori avevano sostenuto che l’ISIS utilizzasse gli attentati per dettare l’agenda politica in Europa, per favorire alcuni candidati e danneggiare altri.

Oggi tutti tacciono, oggi stampa e tv dimenticando quello che hanno detto, sul ruolo del terrorismo islamico nella campagna elettorale francese.

Sembra che l'ISIS sia un corpo estraneo alle elezioni francesi.

Ma queste non sono state solo le elezioni della Francia e dei Francesi queste sono sono state le elezioni della finanza, che usa uomini della Finanza (Macron), della politica che usa uomini e donne politiche (Le Pen), dell’ISIS che usa entrambi.

Ha vinto Macron,l a Le Pen, ma anche l’ISIS. E se ha perso la battaglia dell’affluenza alle urne, che è stata regolare, perché i francesi non si sono fatti spaventare dalle minacce e dal rischio di attentati, e sono andati regolarmente a votare, tutto ciò non pregiudica il suo successo per l'affermazione di principi funzionali alla sua guerra contro l'Occidente.

Ci sono due modi per combattere e distruggere l’occidente, l’Europa: il dominio militare e quello politico. Si possono distruggere avamposti, fortezze, conquistare regioni e paesi, ma si possono distruggere anche i suoi valori fondanti: la democrazia e la solidarietà.

Per questo DAESH ha aperto, in Europa, un fronte politico, che si è aggiunto a quello della finanza, a quello tradizionale dei partiti e delle forze politiche. Sul terreno militare l’ISIS sta perdendo, ma su quello politico sta vincendo perché utilizza gli attentati per interferire nelle elezioni dei paesi europei e quindi nella loro democrazia.

Se l’Europa implode, cadono i principi di solidarietà di dialogo di pace, e con essi un baluardo della civiltà occidentale.

Il crollo dell’Europa non è solo un fatto politico,ma anche un fatto di civiltà, 

Per questi obiettivi,l’ISIS favorisce con i suoi attentati le forze nazionalistiche, quelle del sovranismo economico, e quelle che ,serve della finanza,ne sono espressione politica.

La lotta delle forze liberiste e finanziarie, contro i diritti politici e sociali della gente ,significa la fine della democrazia e del welfare.

Quando la sovranità popolare e i diritti fondamentali della persona, non contano più, come è successo in Grecia e sta succedendo in Italia e in Francia, finisce la democrazia.

Ed è quello che vuole l’ISIS, perché con la fine della democrazia, cade l’Europa.

L’antieuropeismo di alcune forze politiche, quelle che proclamano la lotta santa contro gli immigrati, quelle che dicono prima la Francia, prima l’America o prima l’Italia, significa lotta non solo agli immigrati, ma anche all’accoglienza all’integrazione e quindi ai principi di solidarietà.

Ma prima la Francia, l’America, l’Italia, significa anche paesi in lotta tra di loro, e quindi un‘Europa più debole rispetto ai suoi nemici

Ma prima la Francia, l’America, l’Italia, significa anche tensione militare, perché il nazionalismo Trump, Le Pen, Salvini non è una linea politica di convivenza di identità, ma di sopraffazione. di dominio e quindi di rischio bellico.

 



1 réactions


  • pv21 (---.---.---.59) 24 aprile 2017 19:38

    BRECCIA aperta >

    In ITALIA sono le varie “congreghe” politiche sempre più gestite a immagine e somiglianza di un sommo leader carismatico.

    Breccia da chiudere con il “totale rigetto” di una agenda politica: monocorde e “favolistica”,  sorretta da “potentati” personificati, tanto “verticistici” quanto “esclusivi” e non confutabili.

    Suadenti proclami e facili promesse sono tipici di un Dossier Arroganza


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