venerdì 15 gennaio 2016 - angelo umana

Carol, di Todd Haynes

Io e te un grande amore niente più … sono solo le parole di una canzone datata, in Carol si tratta di un amore veramente grande, pulsante in ogni momento, che avvicina sempre più le due donne conosciutesi in un grande magazzino di Manhattan dove la ricca Carol si reca per un regalo alla sua figlioletta poco prima di Natale.

Una donna dagli occhi ammalianti e circondata di un’aura quasi magica, libera e risoluta, si sta separando dal marito perché i suoi desideri si rivolgono verso persone del suo stesso sesso. La compagna conosciuta è la commessa Therese, sola in America, di origini europee e giovane promessa della fotografia: la comunicazione al banco del grande magazzino si stabilisce subito, fatta di sguardi assorti e parole composte, educate, del resto è stato un amico giornalista di Therese a dirle che rimbalziamo uno sull’altro come in un flipper e talvolta si incontra qualcuno con cui vale la pena di restare. Therese avrebbe voluto un trenino elettrico da bambina, lo dice a Carol che le chiede consiglio, e un trenino questa compra per la sua bambina.

Il punto è che siamo nell’America del 1952 (un bigliettaio che appare su un treno non può che essere di colore e un regalo di un uomo a una donna è facilmente un completo da cucina): un amore omosessuale è pregiudizievole per la buona società di allora e costituisce la contravvenzione ad una clausola di moralità, che il marito di Carol vuol far valere per ottenere l’affidamento della bambina. Un nuovo presidente degli Stati Uniti è stato appena eletto (Eisenhower), ma il mondo attorno resta ai margini, gli occhi del regista mirano a mostrare il rapporto che cresce tra le due. Le novelle “Thelma and Louise” fuggono per un loro privato Natale e Capodanno, è solo amore, senza pudore, con immagini di erotismo purissimo, da fare invidia a una qualsiasi grande storia tra donna e uomo. Carol ha detto a Therese: Chiedimi tutto ti prego, sembra l’implorazione di chi si vuole dedicare completamente all’altra. Pienamente centrato l’obiettivo del regista Todd Haynes, ci fa vivere un’attrazione intensa, tra due donne di valore. Non siamo persone orrende ha detto Carol al marito davanti al giudice che deve decidere dell’affidamento, lasciando che sia il padre a tenere la bimba, la quale però ha l’aria di voler correre presto da una mamma così forte e rassicurante. Un film tratto dal libro di Patricia Highsmith. L’amore saffico nostrano in Io e lei, con la Buy e la Ferilli, non si può paragonare, sarebbe nettamente sfavorito.




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