venerdì 19 maggio 2017 - Carmelo Musumeci

Carcere | Una storia vera: Angelo SenzaDio

Recensione di Nella Leone*. “Angelo SenzaDio” è il nuovo libro di Carmelo Musumeci. Prefazione di Agnese Moro. Prodotto e distribuito da Amazon

Un cuore vibrante nel respiro di Dio

Intensamente permeato di amore e di sofferenza, il nuovo libro, “Angelo SenzaDio”, di Carmelo Musumeci, con Prefazione di Agnese Moro, prodotto e distribuito da Amazon, è il racconto di un’anima che si rivela autenticamente in significatività valoriale.

Non è un racconto, frutto dell’immaginazione. È una storia vera Ancoracome suggerisce l’Autore nel sottotitolare il I capitolo: “Le storie vere non piacciono mai, per questo scriverò che questa è una storia inventata”.

I protagonisti, Angelo e SenzaDio, s’incontrano dentro le fredde mura del carcere che non dà spazio alla possibilità di agire conformemente alle norme del rispetto reciproco e della correttezza. Ed in effetti, il loro incontro si verifica nel corso di momenti fortemente tragici vissuti da SenzaDio: gravemente ferito dai picciotti dello zio Totò, “il capo di tutti i boss”, perché incapace di sottomettersi alla prepotenza supportata da comportamenti violenti, SenzaDio realizza di essere in punto di morte.

Inaspettatamente, incrocia una donna pervasa di Luce. Lo stupore è grandissimo: è l’Angelo che condividerà tutta la sua vita sin da quando, frequentante la strada insidiosa e subdola, ha varcato per la prima volta la soglia del carcere, quello minorile. Per quanto, nel fluire del tempo abbia commesso tante azioni cattive, non ha mai nutrito cattiveria.

Ha allontanato Dio dal suo cuore, imponendo regole ferree nel suo codice comportamentale: essere pronto a lottare e non solo per se stesso; incapace di versare lacrime perché piange il suo cuore; non avere boss; non cercare alcuna via d’uscita; non avere paura di morire; non decidere di morire perché è il destino a decidere. In breve, non avere bisogno di nessuno e alla stessa stregua, non manifestare alcuna emozione.

Sottoposto al regime del carcere duro, SenzaDio vive la condizione dell’uomo ombra, contraddistinta da privazioni, provocazioni, violenze. Misurandosi con la non facile capacità di resistenza, la luna, incantevole nelle sue forme e nella sua luminosità, è la fedele confidente delle sofferenze patite nel suo cuore. 

Nel corso dell’indagine introspettiva, SenzaDio realizza di non essere più solo. Sebbene siano presenti le amiche di sempre – Malinconia, Tristezza, Sofferenza, l’Angelo presta ascolto alla sua anima urlante di Amore. È il cuore che conta, e il suo cuore è con l’Angelo. Ora incessanti torrenti di Luce riprendono a scorrere nella sua anima. Ora le sue ostinate convinzioni, strettamente correlate al suo essere senza Dio crollano: il fecondo interscambio con l’Angelo è espressione di un cuore vibrante nel respiro di Dio.

La durezza del carcere non ha arginato la sua ricerca interiore, che rimane ri-scoperta di valori gelosamente custoditi e alla stessa stregua, sorprendentemente inattesi. Scorre tra le righe di queste pagine, la riflessione sul carcere distinguibilmente contrassegnato da prevaricazioni, violenze, silenzi sfocianti nell’INDIFFERENZA COLLETTIVA.

Ancora oggi non ci si interroga sull’urgenza di soluzioni valoriali incentrate sul rispetto della dignità e della persona umana. Trionfa l’assenza culturale e nelle diffuse condizioni/situazioni umane drammatiche, vissute da chi si misura con la detenzione, e nelle reazioni contraddittorie delle Istituzioni.

Ancora oggi il termine “rieducazione”, contemplato nell’art. 27 comma 3 della nostra Carta Costituzionale, resta svuotato nelle sue accezioni, le più consone, saldamente correlate al fare e quindi, allo sviluppo di interventi programmatici utili, avviati dalle Istituzioni.

E nonostante l’asprezza del carcere nelle sue ripetute dimenticanze, queste pagine, prodotte dalla straordinaria penna di Carmelo Musumeci, palesano un’esperienza umana nei caratteri distintivi del sentire interiore.           

                                     

*Nella Leone è Docente di Lingue e Letterature straniere, abilitata all’insegnamento di Inglese e Francese nella Scuola Secondaria di I e II grado, ha prestato servizio d’insegnamento presso le scuole carcerarie di Siracusa e di Noto. Da anni presta servizio d’insegnamento quale docente di Sostegno per alunni diversabili nella Scuola Secondaria di II grado di Siracusa e provincia. Ha curato con l’Associazione Delle Porte di Ortigia il libro, Quando Amore Non C’E’, Grafica Saturnia, Siracusa 2010; “Oltre i silenzi del vuoto”. Coscienza operante contro DIDAGIO, DEVIANZA, CARCERE E DOPO, Tyche EDIZIONI, Siracusa 2014. Abilitata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa a svolgere missioni umanitarie internazionali quale operatore civile, osservatore elettorale di breve periodo. 




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