martedì 18 aprile 2017 - Ercole Marchi

Apple Watch misurerà il diabete?

L’Apple watch potrebbe diventare un valido strumento per monitorare i livelli di glucosio nel sangue per pazienti diabetici. A questo starebbe lavorando un equipe di ingegneri biomedici incaricati dal colosso di Cupertino per volere del fondatore Steve Jobs in punto di morte.

Puntare un raggio di luce sulla pelle e visualizzare subito, sul proprio orologio, il livello di glucosio presente nel sangue. Il sogno di tutti i diabetici, stanchi di pungersi i polpastrelli per tenere sotto controllo la loro malattia, diventerà realtà se la Apple riuscirà a realizzare l'invenzione cui lavora in segreto da almeno 5 anni. L'Apple Watch, l'orologio su cui vedremo i risultati del test, diventerebbe un oggetto di uso comune tra i diabetici, che potrebbero finalmente metter fine a esami invasivi sulle dita.

Nel 2016 la Apple ha venduto 11,9 milioni di suoi orologi nel mondo. Una cifra relativamente bassa. Fare di questo dispositivo una sentinella anti-diabete significa pescare in un bacino mondiale di oltre 415 milioni di ammalati diagnosticati (di cui 3,7 solo in Italia). Secondo il telegiornale statunitense Cnbc, il team della Apple conta 30 persone che sono al lavoro in un laboratorio blindato nella zona di Palo Alto. Molte imprese lavorano a invenzioni simili. Google, ad esempio, a delle lenti a contatto intelligenti capaci di misurare il glucosio attraverso l'occhio. Alcuni pazienti italiani sperimentano un sensore sottopelle della Roche. Nel 2016, intanto, il colosso farmaceutico americano Abbott ha già lanciato il suo Freestyle Libre, ideato dalla divisione diabetica di Alameda, in California. Questo sensore rotondo, grande come un cerotto, viene attaccato al braccio e le sue rilevazioni sul glucosio sono lette da un piccolo tablet. Il sistema funziona ma i sensori vanno cambiati molto frequentemente ed il loro costo non è affatto irrisorio, anzi.
L'Apple Watch attualmente ha un costo che parte da 339 euro, ma si presume che potrebbe scendere sensibilmente se diventasse un oggetto di uso comune. La strada seguita da Apple sarebbe analoga a quella adottata per la rilevazione delle pulsazioni cardiache: usare un sensore ottico che misuri come il sangue riflette la luce proveniente da una particolare sorgente luminosa. Per la frequenza cardiaca la questione è abbastanza semplice (basta rilevare la variazione del flusso sanguigno trasportato sotto la pelle) ma sinora non è mai stato progettato un sistema efficace capace di collegare il livello di glucosio nel sangue con una sua proprietà "visibile". Una ricerca del genere si stima possa costare diverse centinaia di milioni di dollari e a questo scopo Apple avrebbe assunto ricercatori di altre società del medicale e coinvolto consulenti per aiutarla a capire che strade seguire per la certificazione medica di questo suo metodo.




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