mercoledì 19 ottobre 2016 - Marco Barone

Allarme "arrivano i Russi" in una Europa non indipendente, ma invasa dalla NATO

Premetto che non sono amico di Putin, che, almeno per come si è comportato fino ad oggi, non lo reputo uomo di sinistra e figuriamoci comunista, e che non ci si deve fare trarre in inganno se nei mezzi militari russi o nelle parate militari ancora oggi si vedono simboli che in un certo senso richiamano la vecchia Unione Sovietica.

La Russia è militarmente potente.
Non vi è giorno che i principali siti di riferimento non mostrano le armi, modernissime, della Russia. E se la Russia lo volesse realmente nel giro di un nano secondo conquisterebbe mezza Europa. E' innegabile che la tensione elevata che sussiste ora tra Russia ed USA è correlata alle presidenziali americane. Non esiste il male minore nel caso delle elezioni americane, sono entrambi, Trump e la Clinton il male, politicamente parlando, ed è facile immaginare anche una elevata astensione dal voto.
 
Il problema è l'Unione Europea ivi inclusa l'Italia. Caduto il nazismo ed il fascismo e soprattutto il muro di Berlino, che molti oggi ancora rimpiangono, forse perché nel mondo diviso in due blocchi il capitalismo era meno forte, l'ideologia era un bene, la globalizzazione recava meno ingiustizie sociali rispetto a quello di oggi, creava delle condizioni strutturalmente di bilanciamento politico internazionale. I muri non mi sono mai piaciuti ed esistono per essere abbattuti. Ed il Limes dovrebbe insegnare qualcosa.
 
Chi oggi si sta dotando di un nuovo Limes è l'Europa made in USA, prima con la scusante dei profughi, che ha unito paradossalmente i Balcani più che dividerli, ora con la questione della Russia. E pensare che tutti si scandalizzano quando Trump dice che vorrebbe un muro con il Messico, quando una sorta di muro con il Messico esiste già ed i controlli alle frontiere sono pressanti.

E poi ci scandalizziamo noi europei? Che non siamo stati in grado di fermare quello Ungherese, Croato o Sloveno od Austriaco, nelle sue diverse varianti, anche simboliche e spesso ai limiti del ridicolo? Ci scandalizziamo noi europei che abbiamo fatto crepare nel Mediterraneo migliaia di profughi? L'Europa se non si stacca dalla NATO, che non avrebbe più ragione di esistere almeno dai tempi della caduta del muro di Berlino, rischia di essere travolta da una cataclisma immane.
 
Forse la NATO con le tensioni costruite da più parti ad hoc con la Russia, spesso a colpi di menzogne e calunnie, pensiamo all'ultima bufala che in Russia venivano date istruzioni per fare scorte di cibo in vista della guerra imminente con l'Occidente, ha trovato una sua diversa ragione di esistere. Certo, è vero che esiste una gara di reciprocità a livello di propaganda, non da guerra fredda, ma da ante-guerra bollente quale la terza guerra mondiale. Ora aumenteranno le spese militari, le missioni militari e la corsa all'armamento. E queste spese andranno giustificate e la giustificazione è la guerra ed il tutto avviene rapidamente e paradossalmente nel centenario della grande carneficina, quale la prima guerra mondiale.
Se l'Europa non si stacca dalla NATO,se non mantiene una sua indipendenza ed autonomia, saranno dolori. L'Europa dovrebbe essere luogo neutrale, luogo della pace, del dialogo, e non di parte e faziosa perchè di faziosità in termini di guerra si può perire ed in cattivo modo.
Marco Barone



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